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Cosa sono gli NFT e come cambieranno il mondo dell'educazione

blockchain educazione formazione nft tecnologia e innovazione

di Agostino Marengo

Cos'hanno in comune un video clip di LeBron James che fa una schiacciata, un articolo del New York Times e un Corso di Laurea universitario? Qual è la tecnologia che sta cambiando il mercato dei collezionisti di arte? E la stessa tecnologia potrebbe cambiare il mondo dell'istruzione superiore? Si può parlare di "Non-Fungible CV" come applicazione degli NFT?

La tecnologia che sta alla base di questa rivoluzione è legata agli NFT (Non-Fungible Tokens), un nuovo modo high-tech per "formattare" i file digitali e portare un artista di nome Beeple a vendere un quadro in formato jpg per 69 milioni di dollari, un video clip di LeBron James che schiaccia una palla da basket venduto all'asta per più di 200 milioni di dollari e una colonna di un articolo del New York Times per 560.000 dollari.

Visto l'aumento esponenziale e inarrestabile della popolarità e dell'utilizzo degli NFT all'interno della comunità artistica, ho cercato di comprendere meglio la loro applicazione in ambiti differenti (più vicini al mio ambiente), per capire se rappresentano un punto di svolta e, soprattutto, di miglioramento nel mondo dell'istruzione superiore, accademica e non, online e offline, open e close.

Capiamo meglio, quindi, cosa sono gli NFT e come le applicazioni Blockchain possono cambiare, e lo stanno già facendo, il mondo della formazione, dall'Accademia Universitaria fino alla formazione online, passando dall'Open Education e Open Culture.

Ma prima precisiamo, in modo semplice e conciso, il contesto nel quale ci muoviamo e la tecnologia a supporto.

Cos'è la Blockchain in pratica

La Blockchain un database distribuito condiviso tra i nodi di una rete di computer. Come database, la blockchain memorizza le informazioni elettronicamente in formato digitale.

In pratica è un sistema di registrazione delle informazioni strutturato in un modo da rendere difficile, se non impossibile, cambiare o "hackerare" il processo di gestione e definizione di specifiche transazioni (di qualsiasi tipo, non solo finanziarie).

In sostanza è un registro digitale che tiene traccia di tutte le transazioni effettuate nel sistema, che vengono duplicate e distribuite sull'intera rete di nodi integrati nel sistema mondiale che li connette, la blockchain, appunto.

L'innovazione con la blockchain è che garantisce la fedeltà e la sicurezza di un insieme di dati e genera fiducia senza la necessità di una terza parte fidata.

Infatti è un sistema decentralizzato, questa è la sua caratteristica più interessante. Nella blockchain non c'è necessità di un organismo centrale che validi la transazione. La decentralizzazione è un elemento interessante da tenere presente nella lettura di questo articolo.

Ecco come funziona: un database di solito struttura i suoi dati in tabelle, mentre una blockchain, come suggerisce il nome, struttura i suoi dati in blocchi (blocks) che vengono aggregati tra loro. Questa struttura di dati crea intrinsecamente una linea temporale irreversibile che è implementata in una struttura decentralizzata. Quando un blocco viene riempito, è come se venisse scolpito nella pietra e diventa parte della linea temporale. A ogni blocco della catena viene assegnato un timestamp (una marca temporale) nel momento in cui viene aggiunto alla catena. Ogni nodo della struttura ha traccia univoca ed insostituibile del blocco appena emesso.

Cosa sono gli NFT in soldoni

Per comprendere a fondo il concetto di NFT e il potenziale dei "token non fungibili", capiamo insieme che differenza c'è tra "fungibile" e "non fungibile".

Un bene fungibile è un bene privo di una individualità specifica e pertanto passibile di sostituzione e di scambio (per es. il denaro). La parola fungibile, quindi, ha la sua genesi in finanza per fare riferimento a qualcosa simile che lo possa sostituire, come un euro con un altro euro.

Un bene non fungibile è unico, non può essere sostituito con qualcos'altro. In giurisprudenza si parla di beni non fungibili quando si vuole porre in evidenza (per es., nella stipula di un contratto) che il bene è stato considerato nella sua identità e non è sostituibile con nessun altro bene.

I token non fungibili, quindi, si riferiscono a elementi "unici" che sono "tokenizzati" cioè inseriti in un insieme di informazioni digitali. I token che non sono fungibili sono stati usati in commercio per secoli. A titolo di esempio vi sono strumenti negoziabili, titoli, atti immobiliari, certificati di proprietà per automobili.

Consideriamo un NFT come un token unico, immutabile digitalizzato e crittografato che viene creato e archiviato utilizzando la tecnologia blockchain. Pertanto non è di proprietà o distribuito da un'azienda tecnologica, ma da creatori di contenuti digitali di qualsiasi tipo, anche educativi, informativi, digitali e non.

C'è un'altra caratteristica chiave degli NFT da considerare: questi token digitali possono essenzialmente contenere contratti digitali che delineano i diritti su come l'acquirente e il creatore possono utilizzare il lavoro in futuro.

Ora, assodato il fatto che artisti, registi, fotografi, sviluppatori di giochi e stilisti possono vendere la loro arte sul mercato NFT, guadagnando potenzialmente milioni di dollari, la cosa interessante per chi è coinvolto nel mondo della formazione è che la tecnologia legata agli NFT si sta espandendo verso l'istruzione superiore, dove studenti, docenti e istituzioni possono utilizzarla per il miglioramento del settore.

Come? Ecco alcune applicazioni NFT nell'istruzione superiore.

Rivoluzione nell'apprendimento permanente

Utilizzando la tecnologia NFT, i momenti di apprendimento di uno studente possono ora essere acquisiti, archiviati e utilizzati come prove "esperienziali". Ciò dimostrerà che una persona ha effettivamente sperimentato gli aspetti pratici di un corso e non ha solo passato un esame con voto.

Per esempio, si può certificare in modo sicuro e decentralizzato (senza possibilità di contraffazione, ricordate la blockchain?) la prima volta che un ingegnere ha realizzato un progetto, il primo intervento chirurgico di un cardiochirurgo, la prima ora di volo di un pilota e tantissimo altro. Questi momenti di apprendimento hanno un valore enorme per le aziende che vogliono assicurarsi che le persone che stanno assumendo siano qualificate ed esperte come affermano di essere o come i loro "diplomi" cartacei recitano.

Micro-credenziali per la trasparenza

Le certificazioni professionali (ECP, ECDL, ecc.), come anche i Crediti Formativi Universitari o gli ECTS (European Credit Transfer System) vengono rilasciati come indicatore delle abilità di uno studente in una determinata area. Diventa però sempre più complesso verificare le competenze di un soggetto evitando possibili falsificazioni o mistificazioni.

Le università e gli istituti di istruzione superiore, nel prossimo futuro, saranno impegnati a rilasciare certificati come NFT per certificare il CV, li chiamerei NFCV. Ciò semplificherebbe il processo di convalida dei crediti formativi poiché tutti i diplomi, le lauree, i dottorati di ricerca e i Master, possono essere rilasciati dalle università e archiviati dagli studenti in uno spazio digitale da utilizzare come profilo educativo.

Un Profilo Educativo Digitale su Blockchain tramite NFT, lo chiamerei NFCV: Non Fungible CV.

Transizione fluida verso la convalida delle proprie certificazioni

Ad oggi, il modo più sicuro per convalidare il proprio CV accademico/formativo e i propri titoli di studio è quello di rivolgersi agli enti che hanno rilasciato le certificazioni.

Ad esempio, i dipendenti neo-assunti in azienda devono collezionare i propri certificati affinché gli HR manager verifichino le conoscenze certificate.

Questo metodo sarà presto obsoleto, poiché con gli NFCV ci sarebbe una verifica e una trascrizione delle conoscenze/competenze molto più veloce, fluida e sicura. Tutto ciò che si trova nei registri degli studenti - voti, risultati, trascrizioni - sarà interamente di loro proprietà sotto forma di un token NFT del profilo accademico/professionale certificato in modo decentralizzato.

Docenti e creatori di contenuti ottengono i riconoscimenti che meritano

I professori universitari, i docenti della scuola, gli educatori di ogni genere e grado, possono creare contenuti educativi per le loro istituzioni sotto forma di NFT. Ciò consentirà loro di certificare il proprio lavoro, la loro storia accademica e in molti casi anche di ottenere royalty per il lavoro svolto.

In Italia, per esempio, questo potrebbe rivoluzionare il metodo di valutazione della carriera di un Professore Universitario, oggi vessato da contorti e soggettivi criteri di valutazione della ricerca senza alcuna verifica/valutazione della lavoro accademico-didattico svolto negli anni.

Inoltre, ad esempio, gli autori di libri di testo potrebbero ottenere un riconoscimento maggiore dei loro sforzi editoriali, infatti Mark Cuban, investitore di piattaforme NFT e giudice di Shark Tank (programma televisivo commerciale) ritiene che la migliore applicazione di NFT sia relativa ai libri di testo.

“Consentono di rivendere facilmente i libri di testo digitali, ma soprattutto consentono a editori e autori di riscuotere royalties per ogni rivendita. Per sempre", dice Cuban.

Come visione d'insieme, l'applicazione degli NFT può creare un mondo virtuale, detto Metaverso (ne parleremo), in cui gli utenti possono fare acquisti, socializzare e partecipare ad attività ricreative utilizzando i propri avatar. Man mano che il metaverso si farà strada nell'istruzione superiore, gli studenti avranno un'esperienza di campus cyber-fisico (parolone affascinante).

Come? Alcuni dei vantaggi del Metaverso nell'istruzione sono:

  1. Accelerazione dell'erogazione online dei corsi
  2. Incontri virtuali tra studenti professori/formatori internazionali - abbattimento reale delle barriere dovute alla distanza
  3. Creazione di classi virtuali e attività online per ogni Campus universitario

Nei prossimi decenni, NFT e Metaverso saranno uno standard nel settore dell'istruzione. Ciò su cui potremmo discutere è la velocità con cui verranno accolti e utilizzati nelle università di tutto il mondo, e non solo, che dovranno capire, una volta per tutte, di non avere più la possibilità di considerarsi dei feudi in un mondo a se stante, ma dovranno integrarsi, integrare contenuti, standard e criteri di valutazione, non solo a livello nazionale, ma ancor più a livello internazionale.

 

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