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IA Generativa nelle Risorse Umane: uno sguardo al futuro

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di Cinzia Trivisano

Abstract: L'Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) ha già fatto il suo ingresso nel mondo aziendale, ma come può essere implementata efficacemente nelle funzioni tradizionali delle Risorse Umane? Scopriamolo insieme.

I falsi miti sull'implementazione della GenAI nelle Risorse Umane

Prima di adottare la GenAI in qualsiasi attività, è essenziale che gli HR testino la tecnologia con il supporto degli IT, dei Legal e dei Subject Matter Expert (SME). Questo non solo valuterà l’utilità e l’usabilità dell’IA, ma aiuterà anche a sfatare i miti che circondano questa tecnologia rivoluzionaria. Ad esempio, molti temono che la GenAI possa sostituire il lavoro umano, essendo in grado di eseguire compiti più velocemente e con maggiore precisione. Tuttavia, l’IA non può operare senza che le persone imparino a gestirla: ciò si traduce quindi nella possibilità di una collaborazione efficace, delegando processi noiosi o pericolosi alla tecnologia. 

Un'altra preoccupazione riguarda la privacy e i pregiudizi: molti ritengono che gli algoritmi possano essere discriminatori e potenzialmente pericolosi. Fortunatamente, con un adeguato addestramento e i giusti set di dati, l’IA può superare i pregiudizi preesistenti.

Perché implementare la GenAI nelle funzioni HR?

Incremento della produttività

Gli strumenti di IA non solo creano contenuti per il marketing, ma semplificano anche processi dispendiosi come l’assunzione, l’onboarding e lo sviluppo professionale. Ad esempio, le chatbot possono fungere da assistenti personali, grazie alla loro capacità di ricordare ai dipendenti le loro prossime sessioni di formazione o i passi successivi del loro inserimento in azienda. Inoltre, la GenAI può analizzare dati, generare feedback e produrre report dettagliati per gli HR manager.

Esperienze personalizzate

L’engagement dei dipendenti raddoppia quando i messaggi inviati ai professionisti sono personalizzati. Le grandi aziende, che faticano a personalizzare manualmente la comunicazione, possono sfruttare la GenAI per incrementare la motivazione del team grazie alle chatbot, che comprendono contesto e contenuto e gestiscono compiti semplici, lasciando ai professionisti delle Risorse Umane la gestione delle questioni più complesse.

Gestione del talento basata sui dati

La maggior parte delle aziende si impegna a promuovere lo sviluppo dei propri dipendenti e ad analizzare le loro prestazioni per fornire le soluzioni più adatte alle loro esigenze. La GenAI può esaminare grandi quantità di dati, individuare lacune nelle competenze e localizzare opportunità di crescita, basando le decisioni sui bisogni reali delle persone e sui dati concreti che supportano la strategia aziendale.

Plasmare il futuro

La digitalizzazione ha reso ancora più pressante la necessità di implementare l’Intelligenza Artificiale Generativa nelle funzioni HR. Razionalizzando e delegando compiti banali e ripetitivi, i professionisti delle Risorse Umane possono concentrarsi sull’aiutare i dipendenti a orientarsi nel complesso panorama tecnologico moderno. Tuttavia, i membri del team necessitano di formazione in modo che abbiano le competenze necessarie per elaborare strumenti basati sull’IA. Quindi, mantenere un equilibrio tra intervento umano e assistenza digitale è fondamentale per garantire che le persone rimangano motivate e si sentano importanti nei processi aziendali.

In cosa può aiutare l’Intelligenza Artificiale?

1. Colmare il gap di competenze

I costanti cambiamenti del panorama aziendale e tecnologico richiedono che gli HR manager rimangano aggiornati e che puntino sul continuo aggiornamento delle competenze dei dipendenti. La GenAI può identificare le competenze più deboli o mancanti che ostacolano il progresso affinché sia possibile creare una strategia di formazione ritagliata sul dipendente, al fine di offrire le opportunità di apprendimento di cui ha bisogno. In questo modo, ciascuno contribuisce non solo al proprio sviluppo personale, ma anche al successo dell’intero gruppo.

2. Recruiting tramite Talent Intelligence

Implementando la GenAI nelle funzioni HR, le aziende possono accedere ai dati relativi ai dipendenti attuali e ai futuri candidati, utilizzando sistemi basati su Large Language Models (LLM) per identificare promozioni, cambiamenti interdipartimentali, disparità salariali, o reclutare nuove risorse, personalizzando la comunicazione e rendendo le e-mail e le job description più accattivanti.

3. Offrire un apprendimento autonomo

L’onboarding può essere stressante e talvolta caotico, poiché molti passaggi e attività devono essere completati entro determinati periodi di tempo. I flussi di lavoro della GenAI offrono ai nuovi assunti la direzione di cui hanno bisogno per familiarizzare con il loro nuovo ruolo in azienda. In tal modo, si sentono autosufficienti e non vengono soffocati dalla fretta dei manager di concludere l’onboarding. L’algoritmo consente alle persone di sapere quali app devono scaricare, la documentazione che devono firmare e i passaggi necessari per registrarsi sulle piattaforme aziendali.

4. Automatizzare le attività ripetitive nel recruiting

Implementare nei sistemi aziendali l’Intelligenza Artificiale Generativa significa che i recruiter possono delegare compiti ripetitivi o meno importanti e che gli strumenti di IA creino le job description e gli avvisi di assunzione sui social media (come LinkedIn). Tali tecnologie possono anche analizzare i CV e selezionare i profili dei candidati che meglio si adattano alle esigenze dell’azienda. Questo permette di concentrarsi maggiormente sulla fase del colloquio e meno sull’osservazione e la ricerca dei curriculum.

5. Fornire app per la crescita e lo sviluppo

I dipendenti non devono aspettare che i loro manager dicano loro quale percorso di carriera debbano seguire. Le piattaforme e le app di talent intelligence raccolgono informazioni sui punti di forza e di miglioramento dei membri del team e forniscono loro un lungo elenco di opportunità di crescita professionale. L’algoritmo spiega nel dettaglio come fare il salto di carriera o cambiare ruolo, nonché il tipo di formazione necessaria.

Conclusione

Gestire una tecnologia così innovativa e rivoluzionaria come l’Intelligenza Artificiale può essere complesso. Il compito degli HR manager è guidare con empatia tutti i dipendenti nel percorso di introduzione e utilizzo dell’IA, per esempio offrendo guide complete per rispondere a ogni piccola domanda o indicando possibili modi per rendere l’IA davvero utile nel lavoro di ognuno.

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