Cinque competenze chiave per un HR Manager
di Maria Chiara Tafa
Affinché gli HR Manager possano gestire efficacemente le risorse umane e conseguire gli obiettivi aziendali, è essenziale che essi acquisiscano una combinazione di competenze fondamentali, grazie alle quali creare un ambiente di lavoro positivo, motivante e produttivo per tutti i dipendenti.
Dare la giusta importanza alle competenze, alle conoscenze e all'apprendimento continuo è un fattore distintivo delle aziende di successo, che dimostrano sempre maggior interesse a trattenere le persone più talentuose. La funzione HR occupa un ruolo centrale in questo processo, gestendo i collaboratori come un vero e proprio capitale per l’azienda.
Ecco, dunque, le 5 competenze chiave che ogni HR Manager dovrebbe possedere:
1) Comunicazione efficace e apertura mentale
Essere in grado di comunicare chiaramente e in modo empatico con dipendenti, colleghi e superiori è una competenza indispensabile per gli HR Manager poiché consente di ottenere una comprensione profonda delle esigenze e delle aspettative altrui. Saper ascoltare le preoccupazioni dei dipendenti, rispondere alle domande e fornire feedback costruttivi rende l'ambiente di lavoro più improntato all'apertura e all'inclusione, facendo sentire le persone ascoltate, valorizzate e supportate.
In particolare, basare la propria cultura aziendale su diversità e inclusione rappresenta una tendenza in rapida crescita e un elemento di grande rilevanza per i dipendenti, che non può essere assolutamente trascurato dalle aziende. Il fine ultimo è quello di creare un contesto lavorativo che sostenga la diversità e l'inclusione attraverso il miglioramento delle relazioni interpersonali.
2) Gestione del cambiamento
La gestione del cambiamento è un aspetto cruciale per gli HR Manager, poiché le organizzazioni si trovano spesso ad affrontare cambiamenti significativi - come fusioni, acquisizioni o, più in generale, riorganizzazioni dovute ai continui stravolgimenti di un mercato globalizzato.
Un HR Manager competente deve essere in grado di guidare e supportare i dipendenti durante queste fasi di transizione, comunicando in modo efficace gli obiettivi e i benefici del cambiamento e gestendo le eventuali resistenze. Sviluppare questa importante competenza significa anche acquisire la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti in corso e di prendere decisioni strategiche per mitigare i possibili impatti negativi sul personale.
Formazione continua e creazione di specifici percorsi di upskilling e reskilling dove richiesto, comunicazione chiara e costante, gestione dei conflitti, attenzione al benessere, supporto alla leadership: sono queste alcune delle azioni che un HR Manager deve attuare per gestire il cambiamento, ponendo particolare attenzione al coinvolgimento delle persone. Solo attraverso un processo di cambiamento realmente partecipativo, anziché passivo, si ha la possibilità di ottenere il successo.
3) Risoluzione dei problemi e pensiero strategico
Gli HR Manager assumono un ruolo strategico anche nella formulazione degli obiettivi aziendali allo scopo di ottimizzare le performance dei dipendenti. Molto spesso, però, si trovano ad affrontare situazioni problematiche che rallentano il lavoro e che richiedono una buona capacità di problem solving.
Questa capacità è strettamente legata ad una mentalità analitica e critica, nonché ad una buona comprensione del contesto organizzativo.
Si immagini, per esempio, che l'azienda stia affrontando una sfida relativa alla fidelizzazione dei dipendenti. L'HR Manager viene a conoscenza di un aumento del tasso di turnover e di segnalazioni di insoddisfazione da parte degli stessi. Questo rappresenta un problema che necessita di una risposta immediata per evitare la perdita di talenti e un eccessivo impatto negativo sui risultati aziendali.
Per comprendere meglio le ragioni alla base del crescente turnover, l'HR Manager dovrebbe iniziare con un'analisi approfondita che gli consenta di identificare le cause del problema (utilizzando sondaggi, interviste individuali e di gruppo).
Attraverso questo processo di analisi, è possibile scoprire le diverse motivazioni che hanno condotto al problema. Tra queste, una mancanza di opportunità di sviluppo professionale, una carenza di riconoscimento e ricompense o un disequilibrio tra vita lavorativa e personale... Tali informazioni aiutano l'HR Manager a identificare le aree essenziali su cui concentrarsi per migliorare la fidelizzazione del personale.
4) Pianificazione e organizzazione
Gli HR Manager devono essere in grado di sviluppare piani strategici a lungo termine per la gestione delle risorse umane, nonché di organizzare e coordinare le attività quotidiane per garantire l'efficienza e il raggiungimento degli obiettivi. Ciò implica anche prevedere le future esigenze dell'azienda e identificare le competenze necessarie per sostenere la crescita e l'innovazione.
In particolare, già durante le fasi di ricerca e selezione del personale, i recruiter devono ricorrere alla pianificazione per garantire che siano attirati candidati qualificati e in linea con i valori aziendali. Per non parlare della formazione del personale, organizzata e gestita in toto dalla funzione HR. La scelta e la progettazione dei programmi formativi fanno parte delle responsabilità degli HR Manager: attività come l'organizzazione di workshop, corsi di formazione o sessioni di mentoring sono alla base della crescita professionale dei dipendenti.
Inoltre, la gestione delle risorse umane richiede anche l'organizzazione dei processi di valutazione delle prestazioni e delle politiche di welfare. Gli HR Manager devono saper valutare correttamente le performance dei dipendenti in base a precisi criteri di valutazione e organizzare le revisioni periodiche degli obiettivi raggiunti, assicurandosi che vengano riconosciuti premi e benefit congrui, competitivi e allineati con la strategia aziendale.
5) Originalità e pensiero creativo
Altra competenza sempre più ricercata tra gli HR Manager è la predisposizione ad adottare un approccio creativo e innovativo davanti a nuove sfide. Il che significa non limitarsi a seguire le pratiche e le procedure tradizionali, ma cercare soluzioni non convenzionali e sperimentare nuove idee per migliorare l'efficienza, la produttività e il benessere dei dipendenti.
Infatti, ci sono casi in cui gli approcci convenzionali potrebbero non essere utili per sbloccare una situazione complessa. Proprio in questi casi, gli HR Manager dovrebbero essere capaci di attingere alla loro creatività per pensare "fuori dagli schemi" e suggerire nuove alternative. Al di là delle basi, dei principi e dell’etica della propria professione, non si dovrebbe essere mai eccessivamente rigidi, ma aperti e flessibili.
Un HR manager che pensa fuori dagli schemi sarà aperto, per esempio, all'utilizzo di nuove tecnologie e strumenti digitali per migliorare i processi HR. Questo potrebbe includere la ricerca di software innovativi, l'automazione di compiti ripetitivi o l'introduzione di piattaforme LMS per la formazione continua.
In conclusione, gestire efficacemente le risorse umane è una strategia decisiva per la crescita aziendale. Oggi, le organizzazioni che assumono figure esperte e competenti da inserire all'interno dei team HR raggiungono alti livelli di performance e di engagement del personale.
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