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Reskilling delle Risorse Umane: strategia essenziale per il successo aziendale

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di Elisabetta Leuce

Nel mondo di oggi, le aziende si trovano ad affrontare la rapida evoluzione tecnologica e un mercato del lavoro sempre più competitivo. Per restare al passo con i tempi e prosperare in questo panorama in continua trasformazione, è fondamentale fare scelte strategiche: il reskilling delle Risorse Umane è una di queste. Si tratta di un processo innovativo che consente alle organizzazioni di sviluppare le competenze dei propri dipendenti e adattarle alle esigenze emergenti, creando così un vantaggio competitivo duraturo.

Il cambiamento come opportunità

Il reskilling si concentra sul potenziamento di competenze già acquisite e sullo sviluppo di nuove competenze legate alla digitalizzazione. Oggi, le aziende tendono a riconoscere il valore dei propri team investendo nella loro riqualificazione piuttosto che ricorrere al licenziamento e, attraverso questo approccio, favoriscono la continuità organizzativa e minimizzano l'impatto negativo dei cambiamenti sulla forza lavoro. 

Non è necessario, dunque, ricercare nuove risorse in grado di colmare eventuali lacune, ma puntare sulla formazione e lo sviluppo - orizzontale o verticale - dei dipendenti, considerando la forza lavoro aziendale come un'entità flessibile, capace di migliorare e crescere.

Il World Economic Forum suggerisce che il 50% della forza lavoro odierna avrà bisogno di riqualificarsi entro i prossimi 5 anni per rispondere alle sfide del futuro e per svolgere lavori non ancora automatizzati.

Consapevoli di tali sfide, le aziende forniscono opportunità di apprendimento continuo ai loro team, incrementando le prospettive di carriera, rafforzando la cultura aziendale e favorendo un ambiente di lavoro stimolante. Le risorse umane diventano così un motore di innovazione e crescita, e contribuiscono al successo dell'intero business.

Collaborazione e condivisione delle conoscenze

Il reskilling non si limita alla formazione individuale, ma spesso implica anche la collaborazione e il trasferimento di conoscenze. Le aziende incoraggiano i team a lavorare insieme, scambiandosi esperienze e conoscenze specifiche per accelerare l'apprendimento di ognuno. Questa condivisione all'interno dell'organizzazione crea una cultura di apprendimento collaborativo, in cui ogni dipendente può contribuire alla formazione del gruppo.

Secondo l’Employer Brand Research 2022 di Randstad, il 65% dei lavoratori ritiene molto importante che il datore di lavoro offra possibilità di crescita professionale, percentuale che arriva al 75% se si considerano coloro che hanno meno di 35 anni e con un livello di istruzione elevato. Allo stesso modo, l’80% dei lavoratori considera essenziale che il datore di lavoro offra percorsi di riqualificazione e formazione delle competenze, e il 72% afferma che rimarrebbe perennemente all'interno dell'attuale azienda a condizione che vengano offerte tali opportunità.

Le attività di reskilling, dunque, sono prioritarie per qualsiasi azienda che voglia riuscire ad attrarre e fidelizzare i migliori talenti.

I vantaggi del reskilling 

Come già evidenziato, a volte si pensa che l’unica soluzione per risolvere la mancanza di specifiche competenze sia assumere nuovi professionisti specializzati, ma non è così. Il reskilling sta diventando una pratica alternativa sempre più di tendenza.

Dopotutto, i processi di assunzione e licenziamento hanno costi significativi e investire direttamente sul proprio personale può portare a un risparmio considerevole. Va precisato, inoltre, che un nuovo dipendente richiede comunque un periodo di formazione iniziale al fine di aiutarlo a comprendere adeguatamente ogni sfaccettatura del suo lavoro: un processo che comporta tempi e costi.

Il reskilling non garantisce benefici unicamente ai livelli più bassi, ma anche ai manager. Aver accesso a progetti di formazione per la riqualificazione dei dipendenti rende più semplice per gli organizzatori e i supervisori la gestione del team e degli obiettivi aziendali a lungo termine.

Tra l'altro, selezionare i dipendenti più adatti a intraprendere un percorso di reskilling non è facile nè scontato. Una strategia efficace consiste nell'individuare coloro che dimostrano un'inclinazione naturale ad ampliare le proprie competenze legate alla posizione lavorativa. Al contempo, è opportuno considerare coloro che sono in grado di gestire in modo efficiente le proprie attività. Il processo di reskilling deve essere integrato armoniosamente con i compiti quotidiani e, pertanto, la scelta di individui capaci di sostenere tale carico di lavoro assume grande rilevanza.

Come realizzare il reskilling con la formazione e-learning

L'e-learning offre l'opportunità di raggiungere un'ampia platea di dipendenti in modo flessibile ed efficace. Trattandosi di formazione online, infatti, consente di superare le limitazioni geografiche e di tempo, poiché i discenti possono accedere ai corsi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Questo è particolarmente vantaggioso per le organizzazioni con filiali sparse in diverse località o con team che lavorano da remoto. 

Un corso online è anche una soluzione smart che permette di focalizzarsi solo sulle competenze più importanti. Dunque, nel momento in cui si avvia un processo di reskilling, l'e-learning diventa il miglior alleatoAttraverso l'uso di strumenti interattivi, test, moduli di apprendimento multimediale e il social learning, l'esperienza di reskilling diviene più coinvolgente e dinamica. Grazie a questi vantaggi, sempre più aziende stanno adottando l'e-learning come parte integrante delle loro strategie di reskilling, puntando su una trasformazione rapida e mirata delle competenze.

Ma in che modo è possibile realizzare il reskilling tramite l'e-learning?

Ecco alcuni step fondamentali:

  1. Analisi delle competenze: il primo passo consiste nell'effettuare un'analisi approfondita delle competenze necessarie per i diversi ruoli e le diverse posizioni all'interno dell'azienda. Questo permette di identificare i gap di competenze e di stabilire gli obiettivi di apprendimento da raggiungere attraverso il reskilling.

  2. Progettazione del percorso di apprendimento: una volta identificate le competenze da sviluppare, è necessario progettare un percorso formativo strutturato. Questo può includere la selezione di contenuti e materiali didattici appropriati, la scelta delle modalità di apprendimento (ad esempio corsi online, video tutorial, simulazioni interattive) e la creazione di un piano formativo.

  3. Implementazione dei corsi online: il passo successivo consiste nell'implementare la formazione utilizzando la giusta piattaforma LMS che consentirà ai dipendenti di accedere ai corsi, completare le attività, partecipare a test di verifica e interagire con i colleghi in formazione. È importante garantire che i dipendenti abbiano accesso facile e intuitivo alla piattaforma e che i corsi siano agevolmente fruibili.

  4. Monitoraggio e valutazione dell'apprendimento: durante il processo di reskilling, è essenziale monitorare e valutare i risultati dei dipendenti. Ciò può essere fatto attraverso valutazioni periodiche, test o esami, che consentono di verificare la comprensione dei contenuti e il progresso delle competenze acquisite. Il monitoraggio e la valutazione aiutano a identificare eventuali sfide o difficoltà nel processo e ad attuare misure correttive, laddove necessario.

  5. Supporto continuo e feedback: infine, è importante offrire un supporto efficace ai dipendenti durante tutto il processo di reskilling. Ciò può includere sessioni di coaching, opportunità di mentoring o forum di discussione in cui i dipendenti possono condividere esperienze, porre domande o ricevere feedback sui loro progressi. Il supporto e il feedback regolari sono fondamentali per mantenere alti l'impegno e la motivazione.

 

 

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